Il Ciambellone alle pere
Che bello, al mattino, mentre sto mettendo in moto la cucina, sentire i bimbi che arrivano e gioiosamente mi chiamano, non solo per salutarmi, ma anche per chiedermi un “bicotto”….e poi, quando l’hanno ottenuto, vederli sorridere, tirare bacini e correre traballanti dalle educatrici nelle sezioni! I dolci rappresentano sempre una coccola per grandi e piccini e quindi anche oggi voglio suggerirvi una ricetta “golosa” ottima per la merenda o per la colazione: il ciambellone alle pere.
INGREDIENTI:
- 4 uova intere
- 300 gr. di zucchero
- lievito per dolci
- 1/2 bicchiere d’olio ex. d’oliva
- una tazza di succo di frutta alla pera
- farina necessaria per ottenere un impasto cremoso.
Sgusciate le uova in una terrina e mescolando accuratamente con una frusta manuale o elettrica, inserite progressivamente uno alla volta tutti gli ingredienti;imburrate e infarinate una teglia da forno che,preferibilmente, sia circolare e con il buco centrale,versatevi il composto ottenuto e lasciate cuocere in forno preriscaldato a 180° per 40° min.
BUON APPETITO!!!
Paura. Chi non ha paura della paura?
Paura. Chi non ha paura della paura? E chi non vorrebbe proteggere i propri figli dalla paura, in questo modo proteggendo se stessi dalle mille ansie e paure della vita.
In questi ultimi colloqui con i genitori, mi sono spesso imbattuta nella difficoltà di affrontare i sentimenti negativi con e dei propri figli. Si vorrebbe esorcizzare la loro rabbia, l’aggressività e la paura, in una tensione ambivalente per cui evitarle a loro vorrebbe dire anche un po’ proteggere se stessi.
Allora imparare ad accettare i sentimenti negativi, in primo luogo noi come adulti, aiuta anche i nostri bambini ad affrontarli. Il messaggio che vorrei far arrivare ai genitori è che il regalo più bello che noi possiamo fare ai nostri figli è quello di aiutarli a crescere forti e capaci di affrontare la vita, nei suoi aspetti positivi e negativi; imparare a riconoscere i sentimenti positivi di gioia, allegria e amore, come quelli negativi di rabbia, paura e attesa.
Ma come? Prima di tutto accettandoli dentro di noi, e poi, ad esempio, ritrovando il calore e il piacere di rileggere le fiabe popolari classiche con i nostri figli. Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Cenerentola, La Bella Addormentata nel Bosco arrivano da lontano a parlare ai nostri cuori di amore, ma anche di malvagità; di paura e di coraggio; di prove difficilissime, ma anche di lieto fine conquistato con destrezza. Bruno Bettelheim ne “Il mondo incantato” descrive l’importanza del messaggio insito nelle fiabe popolari e lo definisce così: “Esse parlano (al bambino) delle sue grave pressioni interiori in un modo che il bambino inconsciamente comprende, e – senza sminuire le violente lotte interiori che il processo di crescita comporta – (le fiabe) offrono esempi di soluzioni sia permanenti sia temporanee a pressanti difficoltà.”.
Mi rendo conto di aver affrontato un discorso molto ampio e che questa ne sia solo l’introduzione; ma, se vi interessa, lo riprenderemo presto….
Tina Isacco, pedagogista.
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